Interrogazioni 2010


INTERROGAZIONI PRESENTATE NEL 2010

1)      interrogazione sul ritrovamento delle fondamenta dell’antica cinta muraria durante i
lavori di scavo per la nuova fontana in piazza Unità.

2)      interrogazione sul rischio di chiusura dell’ambulatorio di fisioterapia nel complesso del Poliambulatorio di Gradisca.

3)      interrogazione sull’ampliamento dell’impianto di stoccaggio rifiuti pericolosi e non pericolosi in via dell’Industria.

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Si chiede di dare risposta orale in occasione del prossimo Consiglio Comunale, sGradisca d’Isonzo, 16 febbraio 2010

OGGETTO: interrogazione sul ritrovamento delle fondamenta dell’antica cinta muraria durante i
                  lavori di scavo per la nuova fontana in piazza Unità.
            Si è appreso dalla stampa che durante le opere di scavo per la realizzazione della fontana in piazza Unità gli operai dell’impresa appaltatrice abbiano portato alla luce parte delle fondamenta dell’antica cinta muraria.

Nonostante tale ritrovamento i lavori sono proseguiti con la demolizione di parte di tali reperti e la copertura con una colata di cemento di altra parte di tali fondamenta.
Considerando la storia e le vicissitudini di Gradisca, ben si sapeva che in tale zona correva la cinta muraria eretta alla fine del XV° secolo ed abbattuta nella seconda metà del XIX°, tanto è vero che la nuova pavimentazione in pietra della piazza evidenzia il possibile percorso di tali mura.
I sottoscritti consiglieri comunali chiedono al sig. Sindaco:
Ø  se nella redazione del progetto per la realizzazione della fontana sia stato tenuto conto della possibilità del ritrovamento di beni culturali ed archeologici, richiedendo anche il parere della Sovrintendenza ai Beni Culturali, e quali azioni siano state previste all’avverarsi di tale circostanza;

Ø  se nella predisposizione del progetto di cui sopra sia stata prevista anche la redazione della Valutazione Ambientale Strategica, come indicato al punto f) dell’All. 1 della Direttiva Comunitaria 2001/42/CE del 27/06/2001, ove prescrive che la V.A.S. debba indicare i possibili effetti significativi che la realizzazione dell’intervento potrebbe avere sull’ambiente, compresi aspetti quali il patrimonio culturale, anche architettonico ed archeologico;

Ø  se sia stato tempestivamente avvisato dai responsabili dell’impresa appaltatrice del ritrovamento delle fondamenta della cinta muraria e se di tale ritrovamento siano state avvisate anche le competenti autorità, quali la Sovrintendenza ai Beni Culturali;

Ø  se consideri tali reperti degni di salvaguardia e valorizzazione, ed in tal caso quali azioni intenda attuare, oppure se li consideri di scarso valore ed interesse autorizzandone quindi il danneggiamento e la distruzione.

            Si chiede di fornire risposta nel corso del prossimo Consiglio Comunale.

            Cordiali saluti

Gallas Ezio                                                                                                   Verdimonti Claudio  

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Gradisca d’Isonzo, 20 luglio 2010


OGGETTO: interrogazione sul rischio di chiusura dell’ambulatorio di fisioterapia nel complesso del Poliambulatorio di Gradisca.


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Gradisca d’Isonzo, 20 luglio 2010


OGGETTO: interrogazione sull’ampliamento dell’impianto di stoccaggio rifiuti pericolosi e non pericolosi in via dell’Industria.

            Nella seduta del 23/06/2010 la Giunta Provinciale ha adottato la delibera n. 101 Prot. 17704/2010 avente ad oggetto “Progetto della IdealService Soc. Coop. di adeguamento funzionale ed ampliamento di un impianto di stoccaggio rifiuti pericolosi e non pericolosi sito in Comune di Gradisca d’Isonzo in via dell’Industria n. 6. Approvazione del progetto ai sensi dell’art. 5, co 12 e 14 del D.P.G.P. 2/1/1998, n. 01/Pres.”

            L’impianto per il quale è stato concesso l’ampliamento è già operante come centro raccolta e stoccaggio di rifiuti pericolosi e non pericolosi provenienti dalla Regione ed anche da fuori regione. Attualmente, come si evince dalla relazione datata 31-03-2009 e presentata agli Uffici Regionali, il deposito dei rifiuti viene effettuato in un locale avente superficie coperta di circa 425 mq. ed il numero giornaliero di automezzi circolanti è di circa 16, pari a 2 automezzi all’ora, dei quali il 63% è costituito da furgoni ed il restante 37% da mezzi pesanti (autoarticolati aventi una portata da 20 a 25 tonnellate). Attualmente l’impianto ha una potenzialità massima di stoccaggio di 50 tonnellate di rifiuti. I rifiuti pericolosi che l’impianto è autorizzato a stoccare, per un periodo massimo di un anno, sono delle più diverse tipologie: dai rifiuti del settore sanitario a quelli agrochimici contenenti sostanze pericolose; dai rifiuti dei processi chimici organici ed inorganici a quelli derivanti dalla produzione di vernici, solventi, adesivi; da quelli dell’industria fotografica a quelli relativi ai processi termici ed ai trattamenti chimici delle superfici metalliche, ecc…

            L’ampliamento richiesto prevede di portare la superficie coperta dell’area di deposito rifiuti a circa 638 mq., con un incremento di circa il 50%, e di ampliare ulteriormente le tipologie di rifiuti pericolosi trattati inserendovi, tra l’altro, anche i gas in contenitori a pressione contenenti sostanze pericolose (compresi gli halon), i rifiuti urbani contenenti sostanze pericolose, i rifiuti pericolosi derivanti dalla demolizione delle autovetture (quali i filtri dell’olio, le pastiglie dei freni, i liquidi per freni e quelli antigelo). A seguito dell’ampliamento autorizzato, la potenzialità massima di stoccaggio dell’impianto sale a 350 tonnellate, con un incremento del 600%, mentre il traffico di mezzi sale a 42 al giorno, pari a 5,2 mezzi ogni ora, con un incremento del 160%. E’ previsto che il 70% di tali mezzi sia costituito da mezzi leggeri (furgoni) ed il 30% da mezzi pesanti.

            Tale insediamento è collocato in un’area industriale ubicata però il prossimità di aree urbanizzate, i cui residenti più volte si sono lamentati per le difficoltà loro create dall’attività di altre aziende ivi insediate, che producono polveri, odori ed intenso traffico di mezzi pesanti.

            Nella zona, inoltre, è presente un’azienda, la Friulresine, la cui attività è da tempo cessata, causa fallimento, ed i cui impianti non sono più oggetto di alcuna manutenzione, né ordinaria né straordinaria, anche se nei serbatoi e negli impianti sono presenti ancora materie prime che, qualora fuoriuscissero, risulterebbero pericolose per la salute della popolazione.

            I sottoscritti consiglieri comunali esprimono la propria preoccupazione per l’autorizzazione concessa all’ampliamento dell’attività di stoccaggio di rifiuti pericolosi e non pericolosi, in quanto ciò comporterà un notevole incremento di traffico pesante in un’area che ne è già pesantemente condizionata. Inoltre tale attività risulta essere un potenziale rischio per la salute degli abitanti, salute che è già messa a rischio da altre attività ivi insediate o dismesse.

            I sottoscritti consiglieri comunali debbono prendere atto che ancora una volta la cittadinanza di Gradisca si trova a dover subire delle scelte prese da terzi che incidono negativamente sulla qualità della vita nel suo territorio (vedi anche l’individuazione nel Piano Provinciale dei Rifiuti di un’area nel suo territorio comunale ed una seconda nelle immediate vicinanze quali possibili siti per l’installazione di un termovalorizzatore per l’incenerimento dei rifiuti), senza che di ciò vi sia stato un minimo di informazione e di discussione.

            I sottoscritti consiglieri comunali, rilevato che nella citata delibera della Giunta Provinciale è indicato che nella conferenza tecnica del 3/5/2010 il rappresentante del Comune di Gradisca “ha espresso parere negativo con motivazioni di carattere urbanistico”, chiedono di essere informati:

A.    sulle motivazioni urbanistiche che hanno giustificato il parere negativo espresso dal rappresentante del Comune;

B.     sul perché tale parere negativo non sia stato motivato con la preoccupazione per i rischi alla salute degli abitanti e con il notevole incremento di traffico pesante provocati dall’ampliamento di tale attività;

C.     su quali iniziative l’Amministrazione Comunale abbia intrapreso, o intenda intraprendere, per tutelare la salute degli abitanti e per minimizzare i pericoli ed i problemi loro creati dal notevole incremento di traffico conseguenti a tale ampliamento dell’attività di stoccaggio.

Si chiede di dare risposta orale in occasione del prossimo Consiglio Comunale, seguita da risposta scritta.

Cordiali saluti


Gallas Ezio                                                                                  Verdimonti Claudio

 

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  Il Poliambulatorio di Gradisca d’Isonzo è una struttura che serve un ampio bacino d’utenza e costituisce un servizio sul territorio la cui insostituibile funzione è stata più volte riconosciuta, tanto è vero che la locale ASS ha da poco completato l’investimento per il recupero della seconda palazzina, ampliando così gli spazi destinati al Poliambulatorio e migliorandone le condizioni di fruibilità.

  Purtroppo a tali dichiarazioni ed a tali investimenti pare non corrisponda una reale volontà di mantenimento.

  Infatti, già a gennaio del presente anno era stato ridotto il personale amministrativo operante nel Poliambulatorio di Gradisca ed addetto alle prenotazioni degli esami e delle visite specialistiche ed al rilascio dei referti. Grazie alle pesanti lamentele degli utenti, puntualmente documentate dagli organi d’informazione, l’organico è stato ripristinato ed il servizio ha ripreso il normale svolgimento.

  Ora si paventa il rischio del depotenziamento del personale addetto all’ambulatorio di Fisioterapia. Infatti in tale ambulatorio l’organico prevede due operatori. Di questi, però, uno è stato da tempo incaricato di operare sul territorio, facendo interventi a domicilio nei Comuni serviti dal distretto di Gradisca, dovendo pertanto ridurre la sua presenza nell’ambulatorio di Gradisca a poche ore la settimana. L’altro operatore, che fino ad ora ha operato a tempo pieno a Gradisca, potrebbe venire incaricato di operare anche su parte del territorio di Gorizia, riducendo pertanto la sua presenza a Gradisca.

  Qualora si attuasse tale ulteriore riduzione di presenza degli operatori nell’ambulatorio di Fisioterapia, si creerebbero le condizioni per il progressivo decremento della sua attività potendo così, nel breve, giustificarne la chiusura.

  I sottoscritti consiglieri comunali, chiedono di essere informati se:



Si chiede di dare risposta orale in occasione del prossimo Consiglio Comunale, seguita da risposta scritta.

 

Cordiali saluti

 

 

Gallas Ezio                Verdimonti Claudio

 

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